Interviste
LA POETESSA BARBARA DALL'IDRO RACCONTA DI
IL MANTELLO DI URANO
di Sergio Petrachi
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la poetessa Barbara Dall'Idro - ph FrancoStella© |
Il Mantello di Urano è una raccolta di poesie, un libro intenso ed arcano, che percorre sentieri ancestrali in cui il lettore si riconosce, riconosce la sua natura, le sue pulsioni e i suoi desideri, la sua primordialità.
Il Mantello di Urano è un luogo...
È un luogo che potrebbe essere davvero ovunque, ma che resta nella dimensione metafisica, in gioco c'è sempre l'onirico, l'immaginato. Il Mantello di Urano è il luogo e il tempo, la notte nella sua essenza più sincera.
Scrivi chiaramente "una poesia per ogni notte, dal Solstizio d'Inverno all'Equinozio di Primavera". Perchè le notti invernali?
Perchè sono le più lunghe e le esperienze emotive trovano un'eco più potente, la cassa di risonanza in cui smaniano le impressioni è più efficace. Inoltre la maggior parte delle persone attende la bella stagione, quindi perchè non creare una sorta di conto alla rovescia alla Primavera.
Infatti mi è sembrata un'idea veramente originale.
È un libro caratterizzato da un linguaggio denso, che quasi delinea fisicamente profumi e suoni, dettagli empirici, pur restando in questa avvolgente ed efficace dimensione onirica. Credo che tu abbia una grande abilità, nel creare questa "stanza" in cui realtà e sogno si avvinghiano in vortice.
C'è inoltre una vera dichiarazione d'amore per dei luoghi. Ne vuoi parlare?
Molte delle poesie sono plasmate dalle mie sensazioni quando risiedo in Puglia. Io necessito di una importante e generosa dose di selvaticità, natura e isolamento, nel Salento io riesco a percepire me stessa nel cosmo, sono parte del tutto e non un singolo individuo che abita il pianeta, pianeta che per i più è ormai solo uno sfondo su cui si animano gli affanni della vita quotidiana.
Notte che sposa tutte le Forme
Pensieri che danzano tra le increspature delle lenzuola
seguono i Ritmi dettati dal satiro
soffia nella tua siringa Pan
sorridi allo scorrere del Tempo
ed io solleverò un angolo delle mie labbra
ad accompagnare il tuo sorriso
invita i miei sensi alle tue Danze
concedi ai miei occhi il tuo Tutto
nella Notte che fonde tutte le Forme
In questa poesia, selezionata tra le migliori ad un concorso, con la Menzione Speciale di Merito conferitami dal poeta Franco Arminio, è evidente ciò che dicevo poco fa: il mio piacere nell'immergermi nella natura selvaggia, ascoltare il cinghiale che si fa largo tra le sterpaglie, il lupo che ulula nella pineta più fitta, il battito d'ali del gufo bianco e le corse dei topi biondi, le onde del mare addosso alla falesia e la rugiada pregna di salsedine che increspa i capelli e inumidisce il volto.
Un altro luogo ricorrente, teatro per i miei versi, è Napoli, dove l'arcano e il metafisico mi rendono ebbra, proprio perché inscindibili dall'evidenza e dalla fisicità, come nell'onirico gli opposti convivono razionalmente.
Napoli è
...
il centro del labirinto
dove la promessa di ogni verità viene mantenuta
vengono svelate le menzogne nel fuoco
e il mondo balla il suo ritmo come la prima volta
...
Quanto è importante la mitologia in questa tua silloge?
La mitologia è fondamentale, in quanto strumento per andare oltre il linguaggio e raggiungere un'idea, una rappresentazione universale, ciò a cui la poesia stessa dovrebbe tendere. Ultimamente si tende invece alla costrizione, ad un linguaggio egocentrico, che è più sfogo che poesia, in questo modo non esiste più catarsi, quindi non si può parlare di arte poetica.
E la filosofia invece?
La filosofia comporta una ricettività superiore, la mente filosofica costringe all'amplificazione di ogni senso e di ogni intuizione e si fonde perfettamente con la maggiore capacità del poeta di attingere all'esperienza, sia propria che altrui, per creare l'esperienza emotiva che è la poesia.
Il Mantello di Urano è stato presentato ad un evento di risonanza internazionale come il Salone del Libro di Torino 2023, com'è andata?
Non mi piacciono le interviste, non mi piace sentirmi in dovere di avere delle risposte alle domande, non mi piace conversare con gente che non conosco, per cui, se potessi, eviterei tutte le presentazioni, al momento però sarebbe controproducente, occorre far conoscere il proprio lavoro. La prima parola che mi viene in mente per definire la mia esperienza da autrice è "caotica".
È stato invece davvero rilassante tornare lettrice ed acquistare tanti libri di piccole case editrici.
E sarai a "Più Libri, Più Liberi", a Roma.
Già, non vedo l'ora di fare nuovi acquisti.
Come scusa, sarai lì come autrice!
Sì, la casa editrice Albatros mi ha invitata per un'intervista e per firmare le copie di Il Mantello di Urano.
La tua parola coinvolge, nelle poesie che descrivono la guerra o l'eruzione del Vesuvio ho vissuto un'esperienza immersiva, ti faccio i complimenti per la tua capacità di raccontare e descrivere anche ciò che non hai esperito, mi sento trascinato da una corrente quando ti leggo. Tu come ti concedi alla tua poesia?
Mi concedo interamente all'attività poetica, anche quando non scrivo, osservo, in modo che poi l'eco di tutte le esperienze emotive che raccolgo svolga il suo mistero e si crei la scrittura poetica.
È decisamente un'esperienza immersiva.
Dove scrivi?
Mi annoto ovunque parole o frasi di canzoni che mi mettono sulla rampa di lancio per il viaggio poetico. Ma la scrittura effettiva della poesia avviene a casa. La stanza non è sempre la stessa, la scelgo in base alla luce nell'arco della giornata, alle volte ho bisogno di penombra, altre di luce più diffusa... Inoltre non risiedendo tutto l'anno nella stessa città, non sono legata sistematicamente ad un ambiente. Si tratta comunque di luoghi in cui mi posso isolare e concentrare senza distrazioni, anche solo sentir parlare nella stanza accanto o avvertire una musica che non mi piace, mi fa perdere il momento, il fuoco. Ci vogliono una gran pazienza e dedizione per vivere con me! Mentre scrivo apprezzo solo la compagnia della gatta.
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la poetessa Barbara Dall'Idro nel suo studio - ph FrancoStella© |
Grazie per la sincerità Barbara. Il Mantello di Urano quando è stato scritto?
L'ho scritto durante le notti dell'Inverno 2021-2022. Ed è stato pubblicato nel giorno del Solstizio d'Inverno 2022, il 21 dicembre, grazie alla casa editrice Albatros, che ha fatto davvero un ottimo lavoro per permetterne la pubblicazione proprio nel giorno del Solstizio.
Quindi tra poco Il Mantello di Urano compirà un anno.
Ogni scusa è buona per festeggiare!
La copertina, mi hanno detto che l'hai dipinta tu.
Sì, con gli acquerelli. Ho dipinto diverse proposte per la copertina in realtà, ma non appena ho realizzato quell'acquerello ho immediatamente capito che sarebbe stata l'immagine perfetta.
Questo libro è una tua creatura a tutti gli effetti!
Si può proprio dire così.
Un bravo poeta deve essere infelice? O trovi che sia un luogo comune?
Un poeta deve essere sensibile, non infelice. Deve sentire anche i dolori che non gli appartengono ed essere ovviamente capace di raccontarli. È la potenza dello sguardo sul mondo che è decisiva.
Barbara Dall'Idro è una poetessa contemporanea italiana. Dopo la Laurea Magistrale in Filosofia si è dedicata all'Arte, collaborando con una nota Galleria emiliana. Si occupa come pedagogista di disabilità cognitive. Ha scritto le sillogi poetiche Il Mantello di Urano, Ydrentòs, Oltre il Caos Hemera. Ha ottenuto molteplici riconoscimenti con i suoi versi. Le sue poesie sono pubblicate in diverse antologie poetiche corali, collabora con alcune riviste, partecipa come ospite a numerosi eventi culturali ed è giudice in concorsi letterari nazionali.